Che il tacchino sia tra i miei ingredienti preferiti è cosa oramai risaputa, come è anche noto che a mia moglie non piaccia e che grazie a questo posso sbizzarrirmi come voglio nel prepararlo, marinarlo, cuocerlo e speziarlo.
Stavolta, anche per raccogliere una sfida personale, e con in mente gli ingredienti delle "Ricette Pasticcione", sono andato proprio oltre... e ne sono ritornato con una ricetta che è (perdonate l'immodestia) superba!
Tralasciando un piccolo incidente di percorso, che vi dirò come evitare, si tratta di una preparazione veloce, escludendo i tempi della marinatura e molto molto ghiotta.
Stavolta, anche per raccogliere una sfida personale, e con in mente gli ingredienti delle "Ricette Pasticcione", sono andato proprio oltre... e ne sono ritornato con una ricetta che è (perdonate l'immodestia) superba!
Tralasciando un piccolo incidente di percorso, che vi dirò come evitare, si tratta di una preparazione veloce, escludendo i tempi della marinatura e molto molto ghiotta.
Ingredienti per 2 persone:
600g di polpa di tacchino tagliata in cubi
2 tazzine di caffè caldo non zuccherato
4 baccelli di cardamomo
1 cucchiaino di doppio concentrato di pomodoro
olio evo
sale e pepe

Procedimento:
Schiacciate il cardamomo grossolanamente, preferibilmente in un mortaio.
Metteteli in infusione nel caffè caldo con un cucchiaio di olio. Io l'ho fatto di sera e l'ho lasciato tutta la notte, ma credo che un paio d'ore siano sufficienti. Quando l'infuso è pronto versatelo in una busta per alimenti contenente la polpa di tacchino (io ho usato un'anca intera che ho spolpato dopo) con un paio di pizzichi di sale e riponete in frigo a marinare. Ricordate sempre che il pollame non dovrebbe mai superare le 24 ore di marinatura, sempre in frigo, e che la marinatura deve essere buttata via, mai riutilizzata come per gli altri tipi di carne.

E invece si: trattasi del caffè che, benché molto blando, è anch'esso un acido e proprio perché blando va usato in quantità superiori a quanto vi ho sopra indicato.
Dopo tutte 'ste chiacchiere il tacchino ormai è pronto: tiratelo fuori dalla marinata, tamponatelo con carta assorbente e se intero, come il mio, separatelo dalla pelle e tagliatelo a bocconcini. La pelle, se la avete, mettetela nella padella con una lacrima di olio e fatela soffriggere brevemente con un pizzico di sale. Non appena avrà rilasciato un po' dei suoi grassi eliminatela immediatamente e intendo proprio: "buttatela!" in quanto raffreddandosi non rilascerà un buon odore... ad un mio amico (ehm) è capitato che la cucina iniziasse ad avere un profumo un po'... selvatico... (ehm...).

Bon apetit!
GigiP.S.: Ho accompagnato il tacchino con un contorno di zucchine e speck, le prime tagliate a rondelle e poi a metà, il secondo a julienne, saltati in padella con un po' di olio e uno scalognetto intero e condito alla fine con sale e pepe.
Se vi va di fare due chiacchiere con noi, passate a trovarci nel nostro gruppo su facebook Apprendisti Pasticcioni
E non dimenticatevi che gli Apprendisti Pasticcioni hanno lanciato un evento per il mese di febbraio! Per maggiori informazioni visitate la pagina "Eventi" o cliccate qui.