sabato 4 gennaio 2014

Mssemen

Vi posso offrire un thè?

Vi ricordate che avevo accennato qualcosa sulle mssemen in questo post? Si tratta di un tipo di pane arabo, che viene preparato in tutte le case marocchine e servito con un buon bicchiere di thè alla menta. Lo si trova ovunque, anche nelle stazioni di servizio, ed è lì che lo assaggiai per la prima volta. Un giorno, provai a rifarlo a casa, ma non avendo la ricetta, andai "a naso". Inutile dire che fu un totale disastro!! Successivamente, misi sotto torchio suocera e cognata, che, prendendosi gioco di me, non mi
diedero mai la ricetta corretta. Così, per circa 9 anni, i miei tentativi risultarono poco soddisfacenti. Poi inizia a lavorare in un riad, come direttrice, ruolo che mi permise di ficcare il naso ovunque, e chissà come mai, prendeva sempre la strada della cucina! Osservai le varie "cuoche" che, a rotazione, si intercambiavano nella preparazione dei piatti e da ognuna di loro acquisii tecnica ed ingredienti per riuscire a realizzarle.


Ricetta Mssemen (8 mssemen):
- 250 gr di farina di grano duro
- 250 gr di farina di grano tenero
- poco lievito di birra (grande come un cecio) - sale
- olio e un pezzetto di burro
- una tazza di semola fine

Preparazione:
Mettere la farina di grano duro e di grano tenero in un recipiente, unire il sale ed il lievito sciolto in poca acqua tiepida. Mescolare bene, aggiungere abbastanza acqua tiepida fino a formare una pasta soda ed elastica. Formare 8 palline grandi come una piccola pesca, tirando bene la pasta e fermandola sotto (tipo piega 2) Ungere la superficie delle palline con olio e riporle tra due fogli di pellicola da cucina. Mettere in una ciotola l'olio e il pezzettino di burro (non margarina, deve essere burro) Ungere bene il piano di lavoro, prendere una pallina, ungersi le dita con l'olio/burro e iniziare ad allargare la pasta partendo dal centro della pallina, fino a formare una sfoglia molto sottile (anche se si romperà in certi punti non è un problema), questa operazione va fatta con delicatezza, avendo l'accortezza di ungersi spesso le mani e di oliare la superficie della pasta. Dovete ottenere un cerchio molto sottile. Cospargere la superficie con semola fine, poi piegare un lato verso il centro, ungere bene, cospargere ancora di semola, piegare l'altro lato sul precedente, ungere bene, cospargere di semola, piegare il lato destro verso il centro, ungere bene, cospargere di semola, ed infine piegare anche il lato sinistro sul destro. Mettere il quadrato ottenuto, a lato del piano di lavoro. Preparare un'altra pallina con lo stesso procedimento, appena spiegato. Una volta terminata la seconda pallina, mettere una padella antiaderente sul fuoco ed iniziare a scaldarla. Prendere il primo quadrato, porlo sul piano di lavoro ben oliato e con le dita unte, iniziare ad allargarlo appiattendo la pasta, non troppo, altrimenti si romperà, ma non lasciatelo troppo spesso, altrimenti diventerà gommoso. Porre la sfoglia ottenuta nella padella calda, dove avrete lasciato cadere qualche goccia di olio/burro e far cuocere da entrambi i lati, girando spesso. Continuare così, fino ad esaurimento delle palline, alternando la lavorazione di una pallina e la cottura del quadrato precedente.

Servire con burro fuso, marmellata, olio o miele.

Per conservarla al meglio, coprirla con un canovaccio pulito, fino al momento di servirla. Se si preferisce, si può scaldare leggermente in padella, girando spesso, solo al momento di servire (scaldate pochi minuti, altrimenti indurisce).

Qui il video per vedere come si prepara.

Manú

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e
a Zapach Chleba di Wieslawa Zabrocka per la sua raccolata mensile Na Zakwasie I Na Drozdzach



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