domenica 14 dicembre 2014

Pan di Kronos con salsiccia e friarielli

 
E' difficile ricominciare a scrivere dopo tanti mesi di stop, quindi mi scuso se non avrò la verve alla quale vi eravate abituati. Se vi state chiedendo come mai c'è stata questa lunga pausa, beh questo è un altro discorso: impegni lavorativi e casalinghi e dopo alcuni "avvenimenti" poca voglia di dedicarmi al blog. Ma lasciamo da parte questo discorso e dedichiamoci alla ricetta!
Si ricomincia grazie a Valentina Venuti e al Molino Grassi che danno ai foodblogger l'opportunità di provare le loro nuove farine della linea QB.
A me è toccata la Kronos e devo dire la verità... ne sono entusiasta! Ne ho tirato fuori un pane un po' particolare, dal sapore amarognolo come piace ai "mangiafoglie"

Ingredienti:
500 g di farina QB Kronos del Molino Grassi
400 g di acqua
2 g di lievito di birra secco
1 cucchiaino di malto d'orzo
10 g di sale
200 g di pasta di salsiccia
200 g di frijarielli già saltati.

Per prima cosa preparate i frijarielli e la pasta di salsiccia come descritto qui: Pizza Ripiena: Salsicce e Frijarielli e lasciate raffreddare. Nel mentre dedicatevi al pane.

Areate quasi tutta la farina (conservatene un cucchiaio) nella ciotola e versate, mentre la foglia gira, circa 340 ml di acqua. Assicuratevi che tutta la farina sia idratata, fermate l'impastatrice e coprite con un canovaccio. Lasceremo in autolisi per circa 1 ora.
Dalla restante acqua versate 2 dita in un bicchiere e scioglietevi il sale, tenete da parte per ora.
Versate l'acqua che vi è avanzata in una ciotola, scioglietevi il malto e il lievito di birra secco e, mescolando, il cucchiaio di farina tenuto da parte. Sigillate con pellicola e lasciate il tempo al lievito di attivarsi.
Non appena si presenterà della schiuma sulla superficie, il lievitino è pronto per essere incorporato all'impasto, quindi rimettete in moto l'impastatrice, con il gancio stavolta e versate il lievito riattivato.
Lavorate l'impasto fino a completo assorbimento e dopo un paio di minuti terminare con il sale.



Incordate bene l'impasto e solo allora procedete con l'inserimento dei frijarielli sminuzzati e della salsiccia. Quando saranno ben distribuiti, arrotondate con un tarocco (sarà un po' appiccicoso, ma non troppo) e mettete a riposare.
Io ho optato per il frigo, anche a causa del poco tempo a disposizione, ma soprattutto per far maturare un po' i sapori: riposo in frigo 20 ore circa e a seguire ulteriori 2 ore per farlo acclimatare.
Non appena ha raggiunto la temperatura ambiente l'ho sgonfiato e formato con due serie di pieghe a 3, arrotondandolo per poi arrotolarlo per infilarlo in un banneton per terminare la lievitazione a temperatura ambiente (circa 2 ore).
Nel frattempo ho preriscaldato il forno a 270° con dentro un bel pentolone di ghisa: ebbene si, mi piaceva l'idea di ritornare un po' agli albori e cuocerlo in pentola. Appena l'impasto ha raggiunto il punto di lievitazione ottimale l'ho scaraventato nella pentola (ma con delicatezza eh!) chiuso con il coperchio, sempre in ghisa, e rimesso in forno abbassando la temperatura a 250°
Dopo 20 minuti ho scoperchiato e ho lasciato cuocere altri 40 minuti a 220°, gli ultimi 10 a spiffero.
Dopo essermi accertato, bussando sul fondo, che fosse cotto l'ho lasciato in piedi nel forno per farlo asciugare ancora un altro po'... e poi non ho resistito e l'ho aperto. Per il sapore vi dovete fidare di me, ma era lievemente amaro, grazie ai frijarielli, così come volevo, l'aspetto potete vederlo dalle foto. E' rimasto morbido per una settimana, non ha nemmeno accennato ad asciugarsi, poi è finito... non so dirvi se si sarebbe mantenuto morbido ancora ;)




Con questa ricetta partecipo al contest di Molino Grassi



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